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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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venerdì 2 settembre 2011

Il risotto vintage alla spagnola

 

 

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Ci sono dei piatti che vi ricordano il vostro passato?

Per me questo risotto è uno di quelli.

Quando frequentavo l’università a Palermo vivevo con altre ragazze.Una di queste era Teresa (la Teresa che ho rincontrato dopo trent’anni a Pantelleria,ne ho parlato in questo post).Eravamo ragazzine senza esperienza culinaria e la pizza (comprata!!!) era il massimo del godimento mangereccio. Loro andavano e venivano da casa settimanalmente ed io,poverina,rimanevo sola alcuni fine settimana perchè ,partendo,avrei dovuto attraversare terra e mare per raggiungere i miei genitori che abitavano a Favignana.In quelle occasioni mi esplose l’amore per la cucina e cominciai i primi rudimentali esperimenti  (se cucina si poteva chiamare una stanzetta piccola quanto un ripostiglio,senza alcun attrezzo indispensabile e senza forno).

Erano altri tempi,si pensava solo a studiare e finire gli studi entro gli anni accademici per potersi,poi,emancipare ed iniziare la vita da adulti lavoratori.

Oggi i nostri figli vivono un benessere che noi non conoscevamo,negli anni di università fuori casa viaggiano,vanno nei ristoranti alla moda,si cullano sugli allori dando ogni tanto qualche materia,ritardano il tempo della crescita e delle responsabilità.

Pietro Citati,in un vecchio articolo su “la repubblica” dal titolo “questa generazione che non vuol crescere mai”, così dice:

“ …Forse ciò che prediligono è l’esperienza: per amore dell’esperienza,e non dei suoi risultati.Perciò coltivano tanto l’arte del viaggio:un viaggio che presto viene sostituito da un altro viaggio,e da un altro ancora, e poi da un altro ancora, al fondo del quale non c’è nessuna Itaca…..Non amano il tempo. L’unico loro tempo è una serie di attimi,che non vengono legati a una catena e organizzati in una storia.In generale,la mia generazione di moribondi settantenni disprezza questi casi di adolescenza troppo prolungata….E, certo ,siamo circondati da una moltitudine di cinquantenni giovanissimi,di quarantenni adolescenti,di trentenni appena nati i quali non sopportano nessuna contrarietà e dolore…. “

Ritornando a Teresa,un giorno se ne uscì fuori con la ricetta del riso alla spagnola che io,debitamente,annotai mentalmente.

Ecco che dopo trent’anni propongo questo buon risotto dal sapore di altri tempi,un risotto “vintage” come si direbbe ora.

 

Ingredienti:

400 g di riso arborio

400-450 g di patate a tocchi

75 g di pancetta dolce (è una mia aggiunta alla ricetta originale)

80 g di dadini di parmigiano (o grana )

3 cucchiai di bruschetta piccante di ciliegino Agromonte (altra mia aggiunta)

olio extravergine d’oliva q.b.

9-10 spicchietti d’aglio( non diminuirli,è un ingrediente base della ricetta)

prezzemolo q.b.

sale q.b.

acqua q.b.

un dado e mezzo

 

Rosolare in olio d’oliva un trito di aglio e prezzemolo; unire poi i dadini di pancetta  e,subito dopo,le patate a tocchi ed un pizzico di sale.

Rosolare a fuoco dolce ed aggiungere due bicchieri di acqua,mezzo dado sbriciolato e le cucchiaiate di bruschetta piccante di ciliegino. Cuocere il tutto lasciando le patate non completamente cotte in quanto la successiva cottura del riso potrebbe romperle del tutto.

Aggiungere il riso arborio e portarlo a cottura unendo brodo di dado (con il dado rimasto).

A parte tagliare a dadini del parmigiano ed unirli al risotto quasi a fine cottura.

Servire con una spolverata di prezzemolo fresco.

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Tovagliato CreativiTavola

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41 commenti:

  1. Adoro questi risotti , buono!

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  2. che buono dev'essere questo risotto alla spagnola! che foto stupende!!!

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  3. Dopo la mazzata dell'amaro (e purtroppo realistico) commento di Citati (commento che, purtroppo condivido in toto) mi butto - per riprendermi - su questo squisito risotto che potrei avere l'ardire di fare questa sera stessa!
    Vediamo se il mio grass de rost (figlio!) mi dà il suo benestare: indispensabile, perchè è l'unico ospite al momento.....
    Buona giornata Mariabianca e grazie, non solo per la ricetta, ma per il tesoro di ricordi che hai voluto condividere.

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  4. Che risotto meraviglioso!Super invitante!Bravissima Mariabianca!

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  5. Mariabianca!! che risotto spetacolare!! e che presentazione!!
    Amica mia e chi ti batte più ormai...
    Ti abbraccio
    Francesco e Livio

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  6. è squisito, anche mia nonna faceva una versione simile al tuo risotto. un abbraccio

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  7. assolutamente da provare ;)un abbraccio

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  8. Grazie amici miei ma sapeste che fine ha fatto il piatto fotografato!!!Mentre mi "arrampicavo" per cogliere la luce migliore,vedevo che il piatto era in bilico ma non me ne curavo più di tanto.Ad un certo punto una folatina di vento è bastata a farmi assistere,quasi a rallentatore,al capovolgimento del piatto che si è letteralmente "spatasciato"a terra con tutto il suo contenuto.
    Meno male che il resto del risotto era in fase di digestione dentro le nostre pancie!!!Altrimenti avrei urlato come una matta.
    Peccato per il piatto perchè l'avevo comprato da pochi giorni e mi piaceva tanto (non ne hanno più!!!)
    Sono una "fotografa" spericolata.

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  9. che meraviglia di ricetta hai realizzato! complimenti :)

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  10. mi intriga parecchio questo risotto...voglio provarlo...tenendomi poi a debita distanza ^____^
    baci

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  11. foto e ricetta bellissime!! per il resto: ma quanto hai ragione! ma chi aveva forno e attrezzi vari? la cosa più tecnologica che avevo era un minipimer arrabattato con lo scotch che mi faceva sentire una grande! però che bei tempi e cucinavamo lo stesso. Anche io ero una fuori sede e mi arrangiavo alla bell'e meglio :)) bel post cara Mariabianca, buona serata, ciauuu :D

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  12. Buono, buono, la foto rende il gusto! Bravissima!!! Buon w.e.

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  13. Che bonta'!!!

    P.S da oggi hai una follower in piu';)

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  14. Peccato per il piatto constrasta bene con le pietanze!!!
    Devo dire che viaggiare per viaggiare, senza meta, è un modo per godere del solo viaggio apprezzare ogni momento...no? A parte ciò carissima come vedi cioè che è vintage è tornato di sulla cresta dell'onda proprio come il tuo risotto!

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  15. Peccato per il piatto perchè, mentre notavo la stupenda preparazione, mi aveva colpito per la sua particolarità!
    In quanto al risotto, da queste parti si prepara qualcosa di molto simile, non ho quindi nussun dubbio sulla sua bontà! :))

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  16. Vintage o no questo risotto ha l'aria di essere magnifico e servito in quel piatto rosso ha davvero un che di spagnoleggiante. Mi ha fatto venire in mente la minestra di riso e patate che la mia mamma mi faceva da piccola. Un bacio, buon we

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  17. Grazie a tutte e buon fine settimana.

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  18. Che risotto fantastico! Se volevi dargli un'aria spagnola con quel piatto ci sei proprio riuscita... mi dispiace che tu lo abbia rotto :( Meno male e lo siete pappato prima, sarebbe stato un vero peccato... Baci

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  19. ops....stavo per scrivere che mi piaceva un sacco il tuo piatto.....ma ho letto che ahimè non c'è più-----sigh------
    Mi fa ridere leggere di un piatto vintage, ma in effetti è così ricordate quegli antipasti anni 80 con i riccioli di burro....???oddio ogni tanto se ne vedono ancora....hihihih

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  20. Con queste foto è impossibile non essere tentati! dev'essere buonissimo. Buon fine settimana, Alex

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  21. Un risotto super gustoso, proverò anche questo visto che le tue ricette son garanzia di bontà! buon fine settimana

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  22. Ciao Mariabianca, per quanto riguarda la zucca delle sfincette vanno semplicemente fatte cuocere nel forno per ammorbidirsi.Sarebbe veramente piacevole incontrarsi, ieri ed oggi son stata a scuola a tp e mentre guidavo ,presa da un calo di zuccheri, mi è venuta in mente la tua granita di gelsi...Ciao

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  23. mmm..veramente invitante!!
    Ho visto che sei passata nel mio blog..grazie..anche per esserti aggiunta..ho fatto lo stesso anche io..ti seguirò con piacere..un abbraccio!!

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  24. Scusa Maria Bianca ma non sono d'accordo, la nostra generazione aveva alcune certezze, per prima la certezza di un lavoro e potevamo anche permetterci il lusso di cambiarlo se non ci piaceva e la sicurezza che in un futuro lontano avremmo avuto anche la pensione, sintetizzo un discorso che dovrebbe essere lunghissimo, ma non si può. I giovani di oggi non hanno nulla di tutto questo, parlo di giovani sani, nati in famiglie sane, studiano sapendo che non troveranno un lavoro, (i miei figli fanno Fisica tutti e due e sanno che in Italia, saranno disoccupati) hanno la certezza che non avranno una pensione....."Si pensava solo a studiare per poi iniziare la vita di lavoratori..." Citati l'ha potuta iniziare, sicuramente ha dovuto faticare, ma i ragazzi di oggi giorno, faticano molto di più, i miei figli hanno passato tutta l'estate a Roma, l'ultimo esame il 25 luglio, il 4 agosto erano già sui libri e hanno studiato anche il 14, il 15 e il 16, i giovani non sono tutti uguali, e soprattutto non tutti hanno una famiglia che gli dice tieni questi sono 10 mila euro , o questa è la carta di credito vai dove vuoi, basta che torni a settembre. Facciamo dei sani distinguo, i giovani non sono tutti uguali e anche prima c'erano i lavativi come adesso. E Citati non voleva dire che tutti i giovani sono uguali...un caro abbraccio, il risotto è bellissimo

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  25. Carissima Mariabianca!! Come farò a recuperare tutte le tue prelibatezze di agosto!!! dovrò armarmi di sana pazienza e leggere tutto il week end!!!
    Complimenti per questo risotto davvero originalissimo e grazie alla tua amica Teresa!!!
    Ci vediamo presto! un bacione e buon week end!

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  26. Ciao Tamara,anch'io sono d'accordo che non tutti i giovani sono uguali come non lo eravamo noi. E' anche vero che le nuove generazioni trovano difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e questo è destabilizzante ed avvilente.
    Ma sono anche convinta che il maggiore benessere ha "viziato" molti dei nostri figli e tra la scuola e la famiglia si è creata,oggi,una dicotomia quasi insanabile.Come insegnante,constato, quasi giornalmente,che la maleducazione regna sovrana(rimproverare un allievo perchè parla continuamente e disturba il regolare corso delle lezioni significa vederlo alzare senza autorizzazione,sbattere la porta mentre pronuncia una parolaccia).E molte famiglie difendono il loro "bambino" perchè in crisi da separazione dei genitori.Per me la maleducazione è maleducazione e basta e non si può sempre ricondurre tutto alle rotture familiari e alle conseguenti famiglie allargate.Con ciò non voglio dire che tutti i giovani sono gli stessi ma se ci guardiamo in giro vediamo troppi ragazzi bere in maniera esagerata (nei viaggi scolastici 90 ragazzi su 100 bevono a dismisura)senza che il grave problema sia preso di petto per evitare i molti alcolizzati di domani.
    Sai meglio di me che ragazzi di buone famiglie,cresciuti con sani principi,possono essere influenzati dal giro di amicizie che hanno.Il conformismo a tutti i costi è,a mio avviso,una delle grandi pecche delle nuove generazioni.
    Hai fatto bene a puntualizzare che non tutti i giovani sono uguali perchè ognuno di noi è sempre la risultante di due fattori: ereditarietà ed ambiente e,malgrado l'imperante conformismo,rimaniamo sempre individualità uniche.
    Con affetto
    Mariabianca

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  27. Bello il nome, bello il blog, bellissime le foto ricette....e che dire di più....complimenti e grazie della tua visita

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  28. Magnifico , saporito e gustoso!!!

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  29. Carissima, io ho difeso i miei figli quando andavano difesi, a scuola, e li ho rimproverati quando andavano rimproverati, devo dire la verità, un po' per loro dna e un po' per l'educazione che gli abbiamo dato, con il nostro stile di vita e con le nostre scelte, i miei figli non hanno mai avuto bisogno di essere ripresi molto, è anche vero, che quando è nato il secondo, cioè dopo 22 mesi dal primo, io pur vivendo con stipendi molto bassi, mi sono licenziata e ho preferito stare accanto ai miei figli e dare loro tutto quello di cui avevano bisogno, in primis il mio contatto, il mio affetto, la mia presenza. Certo all'epoca si poteva fare, dopo ho trovato un nuovo lavoro, adesso sarebbe più difficile. La colpa di certi comportamenti scolastici è quasi sempre, delle famiglie, quasi mai dei ragazzi, è quello che tu insegni ai tuoi figli, ripeto. Vedi Maria se in una famiglia si dice più di una volta "le tasse non vanno pagate, sono dei ladri, dei rapinatori a che serve pagare le tasse ecc." è ovvio che un ragazzino cresce pensando che chi gli dice di pagare le tasse è un rapinatore...convieni con me? se invece a tavola si spiegano ai figli cose diverse magari quello da grande paga anche le tasse....è l'esempio che conta, lo stile di vita, saper parlare, sapersi rapportare. Sai se io fossi andata in palestra quando erano piccoli adesso avrei sicuramente un fisico molto più bello, non avrei accumulato chili di troppo in certi punti...ma non avrei avuto il piacere di leggere interi libri di fiabe ai miei bimbi, tutte quelle che c'erano, Rodari lo sapevano a memoria, non avrei giocato con loro a sedere nel tappeto e non avrei costruito con loro i personaggi dell'Albero Azzurro, io queste cose le ho vissute con i miei figli, sarà anche per questo che non hanno mai tirato una sedia ad un professore, pur sapendo che anche i professori hanno l'obbligo di rispettare i ragazzi. Pensa noi andiamo ancora a cena con le maestre delle elementari di mio figlio grande, abbiamo un bel rapporto di amicizia che è nato a scuola. Buon fine settimana carissima

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  30. che bella ricetta la proverò di sicuro....mi spiace tanto per il piatto era veramente bello!

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  31. Beh, il risotto è veramente speciale, il piatto ERA bellissimo, questo mi piaceva proprio, peccato che si sia rotto... E' verissimo che alcuni piatti ma anche odori ricordano i tempi che furono... Un abbraccio e buona domenica

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  32. Il risotto è davvero speciale in un bel tributo ai tempi che furono!
    Baci, Barbara

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  33. Ciao MARIA ... dopo la mia lunga vacanza si visita ... mi piace questo post ...IL RISOTTO sembra delizioso ... bellissime foto, vi invito a condividere il mio blog ... baci e abbracci Marimi

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  34. Ciao di nuovo MARIA . Prova ad accedere più volte ma ho sbagliato .. ora sì. .. Io sono la figlia ..di famiglia italiana è tutto in Italia .. quindi la mia cultura e la cucina italiana è in gran parte, grazie per i tuoi messaggi ... baci Marimi

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  35. Sono passata subito a salutarti perché il tuo commento mi ha fatto molto piacere. I panini erano buoni, ma come sapori io preferisco quelli del tuo risotto, inoltre l'abbinamento riso- patate è uno dei miei preferiti. A presto, Laura

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  36. Anche se in ritardo, BUON ANNO SCOLASTICO! La tua vita, come la mia, sarà sicuramente scadenzata dagli anni scolastici che iniziano e finiscono.

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  37. Ho letto con attenzione l'appassionato dibattito tra Tamara e Maria Carla e non posso che dare ragione a tutte e due..io sono molto più vecchia di voi e ho vissuto in prima persona sia le vicissitudini di quando ero giovane che quelle dei miei figli....
    Tornando al post di oggi devo dire che mi è piaciuto proprio tutto: presentazione, foto..bellissime e ricetta...
    Chapeau!

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  38. che bello questo risotto,complimenti!!molto piacere anche per me ;) a presto

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  39. Che bella ricetta Maria!!! E' ora di cena ed io lo mangerei volentieri:)

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