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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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lunedì 25 giugno 2018

La granita all’anice Tutone

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Da Wikipedia:

Tutone è un marchio storico di origine palermitana, che identifica il nome di un prodotto ad altissima gradazione alcolica (60 gradi) a base di anice misto aromatizzato con parti di cumino. Nome ufficiale della bevanda è Anice Unico Tutone, dal nome dei fratelli palermitani che realizzarono la prima bottiglia nel lontano 1813.


Storia

È uno dei prodotti tipici siciliani. Molto probabilmente si deve agli arabi l'invenzione dell'acqua e anice (Acqua i zammù in siciliano), in particolare a un arabo-siracusano di nome Sogehas Ben Alì. La storia del famoso marchio ha inizio nel 1813 a Palermo, a Piazza Fieravecchia, oggi Piazza Rivoluzione. La famiglia Tutone gestiva un chiosco frequentato dall'aristocrazia palermitana, il più importante della città fino al 1892. Un luogo ideale per fermare le carrozze e dissetarsi gustando un bicchiere di acqua e anice, o meglio conosciuto come zammù. Quell'anno venne riformulata la ricetta della bevanda, aggiungendo anetolo, ossia l'olio ricavato dall'anice stellato, reperibile nelle farmacie ed importato direttamente dalla Cina, ancora oggi l'ingrediente principale. Tuttavia, la ricetta non è mai stata rivelata del tutto. La famiglia Tutone custodisce il segreto da sei generazioni e la ricetta originale è trascritta in bella grafia su un quadernetto con copertina nera e fogli a quadretti gelosamente custodito. Il segreto è esteso anche ad altri liquori derivati. Per rendere noto alla clientela la nuova e gustosa bevanda, questa venne venduta come Anice Unico.

Consumo

Si può aggiungere, in poche gocce, all'acqua fresca. Viene anche usato come ingrediente principale in alcuni cocktail alla frutta, in certe paste e dolci tipici siciliani; inoltre è usato come correttivo del caffè.


Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

4 bicchieri (di plastica ) di acqua – 20 g di anice unico Tutone – zucchero a piacere - 

Nota:

Un bicchiere di acqua corrisponde a 270 g


Preparare, in un tegamino, lo sciroppo di acqua e zucchero e spegnere il fuoco quando lo zucchero si sarà del tutto sciolto. Fare raffreddare, aggiungere l’anice Tutone e mescolare.

Mettere in un contenitore basso e largo e tenere nel congelatore fino a che la granita sarà congelata.

Grattare con una forchetta e servire.

Freschissima!



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lunedì 18 giugno 2018

Le palline fritte di patate

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Una tira l’altra………..



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Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it


Ingredienti:

tre patate medie – un tuorlo – due cucchiai di pangrattato – tre cucchiai di parmigiano grattugiato – sale e pepe – olio extravergine d’oliva –

Inoltre:

pangrattato


Cuocere le patate nel microonde a 950 watt per 10 minuti ( prima le patate, con tutta la buccia, vanno lavate e non asciugate, punzecchiate con i rebbi di una forchetta e messe in una ciotola adatta per il microonde ).

Dopo cotte, schiacciare le patate con uno schiacciapatate ( non c’è bisogno di togliere la buccia, rimane nello schiacciapatate ) e metterle in una ciotola. Unire il tuorlo, il parmigiano ed il pangrattato, sale e pepe.

Preparare, con il composto, delle palline.

Passare le palline nel pangrattato e friggerle in olio caldo.

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lunedì 11 giugno 2018

Le millerighe all’usticense

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Un giorno, durante una mia ricerca di ricette siciliane, mi sono imbattuta nella ricetta di questo delizioso primo che pare essere un piatto preparato nell’isola di Ustica.

 

Ricetta postata da Maria Bianco in

Ricetta vista nel sito “ vasa vasa kitchen.com

 

Ingredienti:

300 g di pasta formato millerighe – 100 g di pesto verde alla genovese – 3 cucchiai pieni di salsa di pomodoro – 200 g di panna da cucina – una melanzana – 3 cucchiai pieni di parmigiano grattugiato – olio di semi per friggere -

 

 

Lavare e poi tagliare a dadi una grossa melanzana; mettere i dadi dentro una ciotola contenente acqua ed un pugnetto di sale e tenerli a bagno per circa trenta minuti al fine di togliere l’amaro alla melanzana.

Scolare la melanzana e friggerla in olio caldo.

In una ciotolina mettere la panna da cucina, la salsa di pomodoro, il pesto verde, il parmigiano grattugiato e mescolare con un cucchiaio.

Cuocere la pasta, scolarla, rimetterla in tegame con un goccino di acqua di cottura della pasta e condire con quasi tutti i dadi di melanzana ed i quattro ingredienti preparati. Rimettere per un minuto sul fuoco, il tempo di riscaldare il composto con la panna.

Servire con sopra i cubetti di melanzana rimasti.

 

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lunedì 4 giugno 2018

L’aglio di Nubia marinato con i capperi

 

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Ho assaggiato l’aglio marinato a casa della mia collega ed amica Margherita e devo dire di essere stata restia a mettere in bocca e masticare un grosso spicchio d’aglio eppure……dopo averlo fatto ho avuto la piacevole sensazione di mangiare come una “ mandorla “ con un vago sentore d’aglio.

Vi invito a provare la ricetta resa ancora più buona da un trito di capperi e prezzemolo.

Ho saputo che a Trapani servono l’aglio marinato insieme alle uova sode ( proveremo! ).

 

 

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Ricetta postata da Maria Bianco in panzaepresenza.blogspot.it

Ingredienti:

sei grosse teste d’aglio rosso di Nubia ( 70 spicchi d’aglio ) – 350 g di vino bianco secco – 350 g di aceto di vino bianco – sale – foglie di alloro – peperoncino secco ( oppure pepe nero intero in grani ) –

Per il trito di capperi:

olio extravergine d’oliva – capperi – prezzemolo – origano – peperoncino –

 

 

In un pentolino versare l’aceto,il vino,gli spicchi d’aglio sbucciati,un pizzico di sale e,appena bolle, cuocere esattamente due minuti e poi spegnere.

Versare l’aglio con tutto il liquido dentro vasetti di vetro ben lavati e sterilizzati, aggiungere qualche foglia di alloro e del peperoncino intero secco a pezzetti. Chiudere il coperchio e, come si fa con le marmellate, mettere il vasetto a testa in giù fino a raffreddamento del liquido interno.

E’ conveniente consumare l’aglio marinato non prima di un mese di riposo ( al riparo da fonti di luce e di calore ).

Dopo un mese aprire un barattolino,mettere gli spicchi d’aglio dentro una ciotola ( senza naturalmente il liquido ), condirli con un semplice trito di capperi e prezzemolo ( quantità a piacere ) ed unendo a filo del buon olio, peperoncino ed origano.

 

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