
Ogni regione o meglio ogni città( o paese) ha i suoi formati di pasta fresca….le orecchiette pugliesi,gli strozzapreti romagnoli,le trofie liguri,solo per citarne alcuni.
Da noi a Trapani,quando si vuole rispettare la tradizione,si fanno i gnocculi (detti anche gnocculi cavati) oppure le busiate fresche.
Le busiate ormai le vendono dappertutto,dai pastifici alle panetterie ben fornite ma i gnocculi sono un tipo di pasta che non si trova facilmente ed allora bisogna farseli da sè.
Il lavoro c’è,senza alcun dubbio,ma il mangiarli ripaga la fatica fatta.
Due sono i modi classici per condire i gnocculi:con il pesto alla trapanese( a presto la ricetta) e con la salsa di pomodoro fresco.E’ una pasta che noi definiamo “callosa” perchè spessa ma di una bontà che non vi dico!!!!!
Li ho sempre fatti usando solo semola rimacinata di grano duro ma questa volta ho seguito il consiglio di un intenditore di farine (il proprietario dei molini del ponte) ed ho mescolato in parti uguali la semola rimacinata di grano duro e la semola di grano duro.

Ingredienti:
350 g di semola rimacinata di grano duro siciliano Molini Del Ponte
350 g di semola di grano duro Molini Del Ponte
250 ml di acqua
2 uova intere
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
sale q.b.
A parte:
salsa fresca di pomodoro (fatta questa estate e surgelata,pronta da mangiare)
parmigiano grattugiato
Inoltre:
Concentrato di pomodoro
per un mio esperimento ho aggiunto ad un poco di impasto due cucchiaini di concentrato di pomodoro ed ho rilavorato il tutto ma ho fatto una “fesseria” perchè,condendo la pasta con la salsa di pomodoro fresco,non si è visto più niente del colore della pasta.
Nota:
E’ una pasta che,in realtà,molti trapanesi fanno senza uova ma io ne aggiungo qualcuno perchè la mia mamma Sara faceva così. Ricordo quando da bambina guardavo con occhi “sgranati” le sue belle mani che incavavano il rotolino di pasta e lei mi teneva buona dandomi un pezzettino di impasto per fare anch’io la “donnina grande”. Poi,con il passare degli anni era lei che seduta guardava me mentre a Favignana,nella sua casa,facevo i gnocculi….ormai non se la sentiva più di impastare e fare i gnocculi.Non mi ha insegnato tanto in cucina perchè era sbrigativa e non amava stare ore a cucinare ma tutto quello che ho imparato da lei è,per me,bene prezioso.
Di solito la pasta all’uovo si fa con un uovo ogni 100 g di farina ma se non si vuole esagerare con le uova ricordarsi che un uovo medio corrisponde a 50 ml di acqua per cui faccio un esempio:
500 g di semola + 5 uova
500 g di semola + 2 uova + 150 ml di acqua (si tolgono tre uova e si aggiungono 150 ml di acqua…cioè 50 ml per ogni uovo tolto)
Con questo calcolo non mi è mai venuto nè un impasto troppo duro da lavorare nè troppo morbido. Sicuramente lo sapevate!!
Versione bimby:
Inserire tutti gli ingredienti nel bimby e fare andare per due minuti a velocità spiga. Raccogliere l’impasto a palla.
Ora non resta che fare riposare la pasta,coperta da uno strofinaccio,una ventina di minuti.
Versione senza il bimby:
Su una tavola di legno (tavulere in siciliano) mettere i due tipi di semola,fare una conca al centro e rompere le uova,versare l’olio,il sale ed un pochino di acqua….iniziare ad impastare unendo, pian piano, tutta l’acqua necessaria.
Come ho detto sopra ho aggiunto due cucchiaini di concentrato di pomodoro ad una parte di impasto.
Ora è il momento di procedere alla formazione degli gnocculi…..QUANTO MI PIACE QUESTO LAVORO!!!!!!!!
Prelevare alcuni pezzettini di impasto e prepararsi dei lunghi rotolini abbastanza sottili (vedi foto sotto)
Poggiare sopra il rotolino le punte di 8 dita (i due pollici li lasciamo riposare,stanno solo a guardare!!!) e,strisciando verso il basso,incavarli formando quindi dei solchi (buchetti) sul rotolino…..questi sono i gnocculi.
Tagliare con un coltello (o spezzare manualmente la pasta) ottenendo pezzettini di pasta della lunghezza di un dito.(questa volta uno e non otto)
Mettere la pasta incavata su di un tavolo infarinato e proseguire fino ad esaurimento impasto.(io non ho proseguito fino alla fine in quanto ho pensato bene di lasciare un pò di impasto per fare un’altra cosetta che poi,in un altro post,vi farò vedere).
Riposare la pasta per farla seccare un pò.
Cuocerla in acqua bollente con l’aggiunta di due cucchiai di olio (l’olio serve a non fare attaccare la pasta fresca durante la cottura).
NB: i gnocculi si possono congelare per poi buttarli in acqua bollente ancora congelati.


Queste sono le mie mani? Mamma mia,anche loro sono invecchiate…insieme a tutto il resto (HIhihihihi……c’è da piangere!!!)


Ingredienti salsa fresca di pomodoro:
pomodoro rosso da salsa
cipolle
olio extravergine d’oliva
sale e zucchero
basilico fresco
Lavare i pomodori,tagliarli a metà e ,prima di metterli in un largo tegame,spremerli al fine di togliere l’acidità.
Aggiungere cipolla tagliata grossolanamente ed abbondanti foglie di basilico.
Mettere il coperchio al tegame e fare cuocere a fuoco lento.
Dopo questa prima cottura procedere a passare il pomodoro con un passa pomodoro.
Mettere la salsa ottenuta in un tegame pulito,aggiungere dell’olio extravergine d’oliva,sale,qualche cucchiaino di zucchero,altro basilico spezzettato e rimettere sul fuoco a cuocere la salsa.
Appena è ben ristretta spegnere.
Non faccio il soffritto di cipolla ma la salsa viene ottima lo stesso.
Con questa ricetta partecipo al contest di Natalia-
fusilli al tegamino