Maggio/giugno sono i mesi in cui il tonno fresco è presente in quasi tutte le tavole dei siciliani.
Tonno marinato (con la cipollata),tonno ammuttunatu ( ripieno),tonno a stufato,tonno ai ferri, tonno in carpaccio,tonno sott’olio,involtini di tonno……e tanto,tanto ancora per cucinare un grande pesce dei nostri mari.
Grandi conoscitori di questo pesce e delle infinite possibilità di cucinarlo sono i favignanesi ( abitanti di Favignana,una delle tre isole facenti parte dell’arcipelago delle Egadi).Il mare di Favignana è stato teatro,in passato, di grandi lotte dell’uomo con il tonno. In questa meravigliosa isola ( sono forse di parte??? ) si sono avvicendate diverse tonnare che davano tanto lavoro agli abitanti del luogo. Fu con la famiglia Florio che si arrivò,grazie all’impianto di un’industria, alla conservazione tramite inscatolamento del tonno pescato nell’isola.
I miei vaghi ricordi di bambina che viveva a Favignana,i racconti di mio padre sulla pesca del tonno,destano in me ancora tanta emozione. Lo spettacolo della mattanza,cruento ma con un impareggiabile tripudio di forza,di lotta e di sudore,rimarrà sempre negli occhi sgranati di una bambina come uno spettacolo senza eguali. I tonni,dentro un quadrato di mare tinto di rosso,lottavano senza volersi arrendere mai; gli uomini,guidati dal Rais, ( il capo della tonnara) con movimenti quasi felini arpionavano l’enorme tonno e lo issavano sulla barca. Tante persone assistevano a questo spettacolo in un grande barcone ed una bambina, che teneva stretta la mano del suo papà, si meravigliava della “ quasi bestiale” forza degli uomini.
Oggi gli edifici della fabbrica ( l’ex stabilimento Florio) sono diventati un museo archeologico visitato da tantissimi turisti e non,un museo che rappresenta la memoria di ciò che è stato anche attraverso le testimonianze dirette di favignanesi che hanno lavorato in questo stabilimento.
I suoi altissimi soffitti,i suoi enormi archi che,come ha detto qualcuno,ricordano le grandi cattedrali, conducono ad una visita del museo in religioso silenzio per meglio immaginare quanto sudore è stato versato da chi è stato protagonista di questa storia passata.
Prima di darvi la ricetta vi faccio vedere alcune fotografie scattate da mio figlio a Favignana……quelle in bianco e nero all’interno del museo.
Qui si appendevano i tonni a testa in giù…….
La pesca del tonno a Favignana…….
Le donne di Favignana che lavoravano ed inscatolavano il tonno……
Ricetta inserita anche sul Magazine Taste & More N° 3
Ingredienti:
1 kg di tonno fresco a fette
6 / 7 grosse cipolle
Olio extravergine d’oliva conDisano Dante
Sale e pepe q.b.
Un bicchiere di aceto di vino bianco
Un cucchiaino di zucchero
Mettere a bagno le fette di tonno in acqua e sale abbondante.
Tenerle a mollo per almeno trenta minuti e poi procedere alla preparazione della ricetta.
Affettare finemente le cipolle e porle in una larga padella con dell’olio.
Rosolare e,dopo qualche minuto,aggiungere sale,pepe ed un pochino di acqua per evitare che le cipolle si dorino troppo. Proseguire con una cottura lenta fino a che le cipolle appaiano ben appassite.
Sgocciolare bene le fette di tonno e tagliarle fino ad ottenere una ricca dadolata.
In una padella rosolare,con olio,la dadolata di tonno.
Fatto ciò non resta che amalgamare i due ingredienti principali.
Aggiungere il tonno alla cipollata e mescolare il tutto. Unire il bicchiere di aceto,il cucchiaino di zucchero e prepararsi a sentire un odore inebriante.
Cuocere ancora fino a sfumare del tutto l’aceto.
Versare i bocconcini con la cipollata su un piatto da portata ed attendere il raffreddamento.
Questo è un piatto che da il meglio di sé solo se mangiato freddo.
La scelta di fare dei bocconcini e di non servire il tonno a fette come è,invece,tradizione,nasce dal desiderio di rendere più semplice l’assaggio di questa pietanza anche in una cena a buffet libero.
che foto meravigliose...e che piatto delizioso, saporito... lo proverò...
RispondiEliminaIo amo molto il tonno fresco e soprattutto quello delle tue parti che ho la fortuna di poter assaggiare grazie ad amici di lì :-) Ne farei scorpacciate assurde! Con le cipolle non l'ho mai cucinato, in settimana ci provo :-)
RispondiEliminaBuon fine settimana
buono, anche s lo preferirei senza cipolle, capisco che questa è un mio limite che vuoi fare ci vuole pazienza, un bacione e buona serata
RispondiEliminaParticolarissime le ricette siciliane, una più appetitosa dell'altra, poi tu con le tue meravigliose foto ci fai innamorare di questi piatti...complimenti carissima e buon w.e.!!!
RispondiEliminaamo molto il tonno (che da noi arriva a prezzi abbastanza alti ahimé) e questa versione marinata con le cipolle è da non perdere assolutamente..
RispondiEliminagrazie Maria Bianca!
io così ci faccio il baccalà, piace molto...un abbraccio carissima
RispondiEliminaBuongiorno e grazie a voi.
RispondiEliminaUn post meraviglioso Mariabianca! Non solo per la ricetta, che parla da sola, ma per tutto il racconto che ci sta dietro. Sconvolgente la mattanza riportata sulla targa nell'ultima fotografia! e naturalmente belle foto!! Un abbraccio e buon fine settimana!!!
RispondiEliminaAvendo abitato a Trapani, conosco la storia e tutti i posti che hai citato e mentre leggevo, paragonavo la mattanza alla corrida, dove tante persone accorrono per vedere la forza dell'uomo sull'animale. Prima questi avvenimenti venivano vissuti solo come spettacoli, oggi ci fanno un po' più impressione. Fatto sta che il tonno, almeno, si sacrifica per una buona causa...
RispondiEliminaIl tonno con le cipolle è qualcosa di speciale!
Che storie antiche custodisce la nostra bella città.....che peccato però non essere li in questo periodo per poterlo gustare ! Sei sempre la migliore Maria....
RispondiEliminaBuonissima ricetta e bellissime le foto scattate da tuo figlio! Buon week-end cara!
RispondiEliminache belle quelle foto e bellissima la targa della pesca miracolosa! Del tonno fresco mi spaventa un po' l'odore forte ma questa ricetta è proprio bella!!
RispondiEliminaCarissima Mariabianca, da te non si trovano mai ricette scontate. Questa preparazione, unita alle splendide foto e alla tua descrizione, merita una speciale attenzione. Immagino che l'ammollo preventivo serva a dissanguare la polpa del tonno, vero? Mi piace da matti questa ricetta. Bravissima!
RispondiEliminaSi vero.....grazie per la visita al mio blog.
Eliminaquesta ricetta con il tonno è molto sfiziosa e sono sicura che mi piacerà la proverò anche se so che il tonno che si mangia in sicilia è molto migliore di quello che io trovo in pescheria bisogna accontentarsi
RispondiEliminaottimo piatto, ne sento i profumi...foto più che suggestive...
RispondiEliminaMa questa la posso mangiare anch'io con tutta la mia dieta senza troppi sensi di colpa! Si si, da fare immediatamente, per questa sera stessa!
RispondiEliminaCiao e buon inizio settimana :-)
Vi ringrazio per i vostri commenti.
RispondiEliminanon sai quanto mi tenti con questi bocconcini, non sono mai stata a Favignana, sembra proprio bella, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaChe spettacolo! E che nostalgia della Sicilia!!!
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