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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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venerdì 24 febbraio 2012

La zuppa di trippa alla parmigiana

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Da ragazza non conoscevo la trippa nè il suo gusto perchè non piacendo a mia madre non l’aveva mai cucinata.

Quando, a diciotto anni, mi trasferii a Palermo per compiere gli studi universitari mi trovai a dover imparare a cucinare e fare la spesa.

Un giorno in un supermercato palermitano i miei occhi si posarono su una scatoletta: trippa alla campagnola…….” chi era mai costei? “

Presa dalla curiosità la comprai. Lessi le istruzioni,bastava riscaldarla per poterla mangiare.Mi piacque così tanto che in quattro anni di università svaligiai il supermercato di tutte le scatolette che venivano esposte diventando trippa dipendente ( in quegli anni diventai una trippa anch’io,ingrassando ben 10 kg perchè la bella città di Palermo mi fece aprire una fame che non vi dico).

Nel frattempo seppi che esisteva la trippa fresca,quella che si compra dal macellaio ma, essendo affaccendata in altre faccende, non ebbi mai il coraggio di comprarla(anche perchè capii che non bastava riscaldarla per mangiarla).

Compiuti gli studi e ritornata nella mia isoletta di Favignana dimenticai la trippa anche se dentro mi rimase quel sapore così buono che,alle volte,solo le scatolette sanno darti.

In seguito,da sposata,mi cimentai a cucinare la trippa fresca e capii la differenza.Anche se ai miei figli non piace,io e mio marito ci facciamo spesso scorpacciate di trippa………..CHE BUONA CHE E’!!!!!!

 

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ciotola e piattino di La Fabbrica Della Ceramica di Susanna De Simone.

 

 

Ingredienti:

1 kg di trippa (precedentemente pulita e lessata in acqua con i classici aromi)

una bottiglietta di salsa pronta di pomodorino ciliegino Agromonte

una cipollina

due spicchi d’aglio rosso di Nubia

due coste di sedano

un pugnetto di carotine (ho messo quelle piccole surgelate)

un pugnetto di parmigiano reggiano grattugiato

4-5 grosse patate

sale (poco)

un dado Ferioli S. Martino

pepe bianco Tec-Al

olio extravergine d’oliva Dante

acqua calda q.b.

Inoltre:

per accompagnamento: nodini di pane al peperoncino (venduti su Italiandelishop.com)

 

 

In un tegame ( meglio se di terracotta) rosolare in olio la cipolla tritata ed i due spicchi d’aglio interi (che poi vanno tolti).

Aggiungere la trippa,il sedano a grossi pezzettoni,le carotine intere,le patate a grossi tocchi e rosolare dolcemente il tutto.

Salare e pepare quel tanto che basta ed unire la salsa di pomodorino ciliegino.

Dopo una breve cottura aggiungere del brodo (acqua e dado) e proseguire la cottura.

Quando la trippa è quasi cotta, un bel pugnetto di parmigiano grattugiato la addolcisce ancor più.

Servire fumante in tavola in ciotole rustiche come quelle di Susanna De Simone ed accompagnare il tutto con qualche nodino di pane al peperoncino.

 

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17 commenti:

  1. L'ho fatta anch'io e non l'ho ancora postata. Sai che in casa mia la mangio solo io! Ogni volta ne faccio una scorpacciata!

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  2. Ma come fate a mettere una ricetta cosi succulenta a quest'ora.
    ciao ciao e complimenti
    emme

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  3. Io non amo la trippa ma mio si l'adora e questa ricetta gli piacerà tanto!

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  4. sono anni che non mangio la trippa, una tradizione che avevo perso d'occhio, una bella ricetta per poterla gustare al meglio

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  5. Mi piace molto la trippa, l'ho postata qualche giorno fa' anche io, fa' ancora freddo,ci sta' bene.Ottima anche la tua versione,belle le foto e i coccini sono deliziosi.Un abbraccio,ciao.

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  6. io invece da ragazza...eccome che conoscevo la trippa! mia madre...superghiotta di trippa...la preparava in vari modi! è buonissima!
    invece ora non la preparo mai, perchè a mio marito non piace proprio! questa tua versione...uno spettacolo!
    bacioni

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  7. Quando mangiavo ancora la carne adoravo la trippa, mamma quant'è invitante la tua ricetta!!!

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  8. Adoro la trippa, è sempre stato un must della cucina della mia infanzia e ho insegnato subito a mio figlio a mangiarla, la faccio come la faceva mio nonno e come la fa mia mamma, con dentro la mentuccia. Ma anche questa me la mangerei molto molto volentieri! Buon fine settimana Mariabianca♥

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  9. che buona la trippa, con o senza pomodoro; hai mai provato il risotto? Complimenti per il blog, buon we!

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  10. io cucino a parte la trippa in bianco con il rosmarino ed il vino bianco. Poi, solito soffritto, brodo di carne e a metà cottura aggiungo la trippa. Mantecatura con burro e parmigiano. Prova e fammi sapere!

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  11. complimenti un piatto che conosco molto bene e sublime

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  12. io non ho mai mangiato la trippa, ma "quel sapore così buono che,alle volte,solo le scatolette sanno darti", mi ha ricordato le scatolette di caponata contorno che ne consumai a tonnellata, ma poi da sposata imparai a farla in casa ed ora le scatolette , mie amate, son solo lontanissimi ricordi. Buon week-end!

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  13. Adoro la trippa e la preparo diverse volte,anche se a mangiarla sono solo io!Buonissima la tua e bella anche la presentazione, brava!Ciao

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  14. Grazie a voi per le visite che mi fate.

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  15. io vado matta per la trippa:-) che buona....

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  16. Ecco un altro bel piatto di trippa! E con le patate non l'ho mai fatta! Bella preparazione!!! (ma come hai fatto a mangiare per tanti anni la trippa in scatola????) Buon we!

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  17. Ti dirò anche io ho apprezzato a lungo la trippa in scatola, anzi mi piaceva più di quella che la mia mamma raramente preparava, oggi posso ammettere che quella fatta in casa è insuperabile, dovrò provarci , magari acon la tua ricetta.

    ciao loredana

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