La zuppetta di calamaro e patate con capperi di Pantelleria

 

 

Adoro le zuppette!!!!Quelle che per lasciare il piatto pulito bisogna intingerci tanto pane….quelle che mi fanno un pò ingrassare ma mi lasciano soddisfatta,in pace con il mondo.

Quando si è più giovani i piaceri della vita sono tanti ma quando subentra la maturità i piaceri della vita si ridimensionano, numericamente parlando…ed ecco prevalere sugli altri il piacere del palato.

Nei tempi di magra,quando ero volutamente a dieta,con cene a base di una triste fettina di pollo ai ferri ed una insalatina ancor più triste,sopperivo alla mia “eterna fame” comprando vestiti,facendo uno shopping sfrenato e dispendioso per le mie tasche.

Ma la melanconia non mi abbandonava……

Ora mi ritrovo,invece,qualche vestito in meno ma tanta gioia di vita ed un eterno sorriso sulle labbra.

Questa ricetta non ha ingredienti con dosi precise: questa volta ho cucinato “meccanicamente”,inventandomi una zuppetta con quello che avevo in casa,senza pensare al mio blog.(ritengo sempre corretto dare dosi precise per i dolci ma per il salato è molto facile “andare ad occhio”).

 

Ingredienti:

calamari freschi

patate

capperi di Pantelleria BONOMO E GIGLIO

una cipollina

basilico fresco

olio extravergine d’oliva

sale e peperoncino in polvere

pomodoro pelato

vino bianco secco

 

Pulire i calamari,lavarli,tagliarli ad anelli e metterli a scolare in uno scolapasta.

Salarli e passare a sbucciare le patate che vanno tagliate a pezzi non troppo piccoli.

Prendere un tegame largo e basso e rosolarvi in olio della cipollina tritatissima.

Subito dopo aggiungere le patate,sale,peperoncino e,dopo qualche minuto,i calamari.

Trascorso ancora qualche minuto unire una bella spruzzata di vino bianco secco.

Fare evaporare il vino ed unire del pomodoro pelato e una bella manciata di capperi (ho usato quelli di Pantelleria della Ditta Bonomo e Giglio) precedentemente messi a mollo in acqua per dissalarli.

E’ stato necessario,durante la cottura con coperchio,aggiungere un pochino d’acqua al fine di non ritrovarsi con una zuppetta priva di liquido.

Verso la fine profumare ancor più il piatto aggiungendo delle foglioline di basilico spezzettate con le mani.

La zuppetta andava servita con qualche fetta di pane tostato in forno (meglio ancora servito a parte e fatto a dadini).

Ci ho pensato troppo tardi per cui ce la siamo mangiata con fette di pane non tostato.

Devo dirvi qualche altra cosa? Ah si…….era buonissima,parola mia!!!!!