Informazioni personali
- Mariabianca
- Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.
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lunedì 23 maggio 2011
Le frittelle con l'imbuto
Fare click sulle foto per ingrandirle.
Pier Paolo Pasolini antico viaggiatore come amava definirsi, così diceva:
“………e quando il rumore ti fa impazzire le orecchie e l’abitudine sigilla il tuo cervello,quando la tua casa,la tua voce,la strada che vedi dalla finestra,quando nemmeno la tua voglia può niente contro la noia della vita allora…..viaggia. “
Qual è il bello di girare,con un mouse, in lungo ed in largo per l’Italia alla ricerca di piatti tipici?
E’ quello che una siciliana di Trapani,al posto di fare le sue solite cassatelle con la ricotta (i cassateddri ca ricotta ) ,le sue solite sfince passate nello zucchero e nella cannella (i spinci passati nu zuccaro e na canneddra ),i suoi soliti cannoli con la ricotta (i cannola ca ricotta ) si mette a fare GLI STRAUBEN,volgarmente da me detti “le frittelle con l’imbuto “.
Bisogna dirlo: oggi è facile,stando seduti,viaggiare per il mondo: basta muovere un mouse.
Il nostro è un viaggio culinario che,spesso,esula dalla cucina per portarci a conoscere usi,costumi,tradizioni di una terra anche a noi lontana.
Conoscere ciò che gli altri mangiano e come mangiano significa,a mio avviso, carpirne i segreti,scandagliarne le abitudini,i vizi e le virtù.
Questa è la prima ricetta che posto di una frittura dolce……seguiranno,col tempo,i cannoli,le sfince,le cassatelle di ricotta (siciliana sono!!!!!)
Da Wikipedia,l’enciclopedia libera
Gli strauben sono un dolce fritto tipico del Sud Tirolo/Alto Adige, della Baviera, di una parte dell'Austria (in particolar modo nella regione storica del Tirolo) e del Trentino ed è in quest'ultimo conosciuto col nome di Straboi (e con molti altri nomi simili). Il nome deriva dal tedesco ‘Straub’ che significa ‘tortuoso, arricciato, disordinato, scompigliato’, data la forma di questo piatto alquanto "contorta".
Solitamente questo tipo di dolce viene preparato in tutte le sagre di paese, che si svolgono nelle stagioni calde nelle piazze del Sud Tirolo.
L'impasto consiste in una pastella ottenuta dal miscelamento di: farina, burro, latte, grappa, uova e olio. La pastella viene successivamente versata nell'olio bollente, facendole prendere la forma di un vermicello arrotolato e arruffato.
A fine cottura viene posto su di un piatto e ricoperto da zucchero a velo e spesso accompagnato da marmellata di mirtilli rossi.
Ingredienti:
300g di farina 00
200 ml di latte
50 g di zucchero
Mezzo bicchierino di grappa
Due cucchiai di olio di semi
Due uova
Inoltre:
zucchero al velo
un imbuto (indispensabile!!!!)
olio di semi (per friggere)
Separiamo i tuorli dagli albumi.
Mettiamo in una ciotola tutti gli ingredienti ad eccezione degli albumi che,invece,sbattiamo a neve per i fatti loro. (spesso non amano la compagnia,sono un po’ asociali!!!)
Usiamo lo sbattitore elettrico per amalgamare gli ingredienti citati.
Poi uniamo gli albumi a neve mescolando,però,con un cucchiaio dal basso verso l’alto .
Ora viene il gran divertimento:
Riscaldare abbondante olio di semi in un tegamino e,nel frattempo,prendere in mano l’imbuto.
Appena l’olio è caldo inserire un ditino sotto il buco dell’imbuto e riempirlo (non il buco ma l’imbuto!!!! Che spiritosa che sono oggi!!!!)di una parte di impasto.
Mettere l’imbuto (col dito naturalmente!!!)perfettamente sopra il tegamino con l’olio caldo e,FINALMENTE TOGLIERE IL DITO DAL BUCO DELL’IMBUTO…… l’impasto scenderà velocemente ma noi saremo più veloci di lui e ci divertiremo a fare dei gomitoli di pasta che, friggendo, si gonfieranno e doreranno.
Girarli per consentire la doratura anche dall’altra parte.
Spolverare di zucchero al velo e MAGNARE SUBITO!!!
Subito perché ho appurato che dopo qualche ora diventano gommosetti mentre appena fatti sono una vera delizia…..e poi sono così carini e divertenti da fare!!!
E' un dolcino che spero tanto di fare ai miei nipotini (se e solo se un giorno diventerò nonna).Già mi immagino la luce nei loro occhi quando un giorno nonna Maria preparerà loro le frittelle con l'imbuto.
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Abbiamo fatto, dico abbiamo perché le abbiamo fatte Ornnella, Anna ed io a carnevale per la nostra iniziativa "Quanti modi di...", i frisgiori longhi, che sono delle frittelle di carnevale sarde fatte con l'imbuto. Trovare l'imbuto adatto non è facil, infatti non l'abbiamo trovato e le abbiamo fatte senza, con il sac a poche, e l'imbuto l'ho trovato la settimana passata andando a cercare un'altra cosa, in un negozio di Roma, in bella vista c'erano gli imbuti....bella ricetta
RispondiEliminaBella la citazione di Pasolini che hai scelto per presentare il post. Il viaggiare con il mouse tra i piatti regionali è una cosa che apprezzo anche io, è un modo per conoscerli e cimentarsi con nuovi gusti e sapori.
RispondiEliminaApprezzo molto la tua cucina siciliana e devo dire anche se non sono Trentina, per me le “le frittelle con l’imbuto “ ti sono venute benissimo.
Le frittelle con l'imbuto? Mai fatte. Sei un genio. Buona settimana
RispondiEliminaMeravigliose queste frittelle, ti sono venute veramente bene, fantastico il post, Pasolini è uno dei poeti che preferisco!!!
RispondiEliminaUn abbraccio tesoro!! Bravissima!!
M.Luisa.
viaggiareeeee....andare e mai piu' tornare....ma prima faccio rifonimento di calorie qui da te...ciaooo buona settimana
RispondiEliminaSei sempre una piacevole sosta, mai scontata e sempre con un tocco di classe! Adorabili le frittelle...ne " magnerei" volentieri un bel pò!
RispondiEliminaMa che delizia queste frittelle!!Vorrei diventare una tua nipotina per poterne mangiare, ma ormai non ho piu' l'eta' per esserlo!!!Anzi ho piu' l'eta' per diventare nonna ahahah!!!bacioni!!!
RispondiEliminanon conoscevo affatto questo frittella e sono contenta che tu ce le hai mostrate. proverò a farle. Un abbraccio
RispondiEliminaNon si finisce mai di imparare, non conoscevo questi dolcetti, grazie per averli postati!!!
RispondiEliminabuona serata
Credo che essere italiani sia un privilegio in generale...ma in particolare a tavola!
RispondiEliminaLe ricette regionali sono una più bella ed interessante dell'altra e queste frittelline inusuali sono davvero sfiziose.
L'idea dell'imbuto è tua o era proprio così la ricetta?
In ogni caso aspetto con ansia le preparazioni della tua terra; diciamoci sottovoce la verità: la pasticceria siciliana merita il gradino più alto del podio!
Che siano da magnare subito va da sè, mamma mia che peccato di gola che sono queste frittelle! Ci chiedavamo come andasse usato l'imbuto, è una cosa portentosa, ci hai fatto venire voglia di provarle al più presto. Adesso aspettiamo in particolare i cannoli e le cassatelle, così voleremo anche noi in Sicilia!
RispondiEliminaBacioni e se passi da noi ci sono due premi per te!
Sabrina&Luca
Mariabianca, apprezziamo la tua sincerità, hai fatto bene a dirlo!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sabrina&Luca
@ TAMTAM per questa ricetta, invece,ho usato un normalissimo imbuto grosso.
RispondiEliminaDEBORAH grazie amica mia per le belle parole.
ROSSELLA anch'io,purtroppo,non ho più l'età..
VIRO' è proprio della ricetta l'uso dell'imbuto.
LUCA AND SABRINA li posterò appena posso perchè,attualmente,ho solo le ricette e delle fotografie penose.
Meno male che apprezzate la mia sincerità; mi sono preoccupata di essere stata poco gentile.
A TUTTE LE ALTRE: grazie
Ciao Maria! Io adoro provare piatti sempre nuovi, magari contaminare, affacciarmi nelle cucine degli altri.
RispondiEliminaQueste frittelle mi ricordano un sacco un dolce americano che di solito viene preparato per il 4 luglio. Chissà che in realtà non sia lo stesso...magari si tratta di un dolce di origine tedesca che è stato importato dagli immigranti in Usa. Adesso mi hai fatto proprio venire la curiosità di provarlo!
foorteee, li farò senz'altro. Li ho visti fare in tv.
RispondiEliminaNON CONOSCEVO QUESTO DOLCE, LI PROVERò SENZ'ALTRO ;-)
RispondiEliminacMQ COMPLIMENTI DAVVERO PER IL TUO BLOG ....
Grazie,un abbraccio.
RispondiElimina...se però sei senza soldini non puoi viaggiare,caro Pasolini...Ma forse tu non hai conosciuto questa condizione ai più nota, ahimè!
RispondiEliminaperciò ci resta il suggerimento di una tua lettrice (Fra), ovvero: clicca :-)