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Mi chiamo Maria e sono una gran mangiona. Mi piace tutto ad eccezione del cibo cucinato male. Mi piace cucinare sempre nuove pietanze e quando non ho piatti e padelle da lavare, mi sento triste. La mia cucina è ricchissima di caccavelle di tutti i tipi; il solo vederle in un negozio mi fa soffrire: le voglio a casa mia!!! Prediligo i dolci e tutti gli impasti lievitati ma non disdegno il resto. La mia vita ruota intorno a due pilastri: la culinaria e la scuola infatti, se mi cercate, mi trovate o in cucina o in un'aula scolastica. Ho aperto questo blog per conservare le ricette provate e poi perchè non voglio essere obsoleta e desidero dimenticare il buon vecchio quaderno di ricette scritte a mano.

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mercoledì 4 maggio 2011

Le mani e le parole

Questa sezione del mio blog è dedicata a coloro che, conoscendo l’arte della retorica, hanno saputo magistralmente descrivere con le parole ciò che noi foodblogger realizziamo con le mani.




“…… Diventata grande ,Dinah mise in pratica tutto quello che aveva imparato ogni giorno dalle nonne,dalla madre,da fratelli,zie e cugine,con risultati sorprendenti. Perchè lei,che conosceva tutte le ricette,le regole e le tradizioni,non smetteva di perfezionarle trasgredendole: la sua abilità a coniugare sapori fino ad allora mai mescolati,il suo talento nell’aggiungere una spezia in una pietanza che l’attendeva da mille anni,nel grattugiare una scorza di arancia là dove il suo sapore si sarebbe schiuso inaspettatamente,nell’arricchire con una pepita di aglio una salsa che fino ad allora si gustava senza riconoscere come fosse un po’ insipida,la sua audacia nel mescolare lo zucchero e il sale,l’agro e il dolce,la terra e il mare,rendevano i suoi piatti degni del paradiso di Allah. “


“…………prese tre o quattro specie di frittelle molto piatte dal colore dorato. Gli bruciavano le dita e la lingua,erano salate e pepate e richiedevano molta saliva ma alla fine una tiepida pienezza si spandeva,un odore un po’ terroso,come il profumo riconfortante del pane caldo mescolato a quello dell’humus.
Queste sono le panelle,disse Yasmina impastate con la farina di un’altra di queste universali benedizioni di Dio: i ceci. Non hanno solo dato il nome al grande Cicerone:i ceci nutrono da secoli gli abitanti di tutto il mare nostrum,rendendoli,però,bisogna riconoscerlo,un tantino ventosi.

Alla tavola di Yasmina
Sette storie e cinquanta ricette di Sicilia al profumo d’Arabia
Di Maruzza Loria e Serge Quadruppani
Oscar Mondadori

7 commenti:

  1. Molto belli questi brani!!! Grazie Mariabianca, una buona giornata :)

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  2. bellissime parole ^_^
    buona giornata

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  3. Felix

    Cranberry

    Pian piano riuscirò ad arricchire anche questa sezione.
    Buona giornata (e buona cucinata ) ad entrambe.
    Grazie.

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  4. Grazie dei brani e dell'indicazione del libro, ne prendo nota, sai che sono appassionata della cucina siciliana.....Un abbraccio !!!

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  5. Ciao Maria,
    grazie della tua visita e grazie per il suggerimento di questo libro, che non conoscevo.
    Ciao, a presto
    Patrizia
    www.melagranata.it

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  6. Che belle parole!!! bacioni e buona giornata.

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  7. ROSSELLA,PATRIZIA,MARIACRISTINA

    Non sapete quanto sono contenta di essermi creata questo piccolo spazio letteral culinario in cui si preparano e si consumano vivande.
    Grazie.

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